La "fine dell'inizio" per Brexit Una prospettiva sulle opportunità di M&A in GB dopo Brexit

La "fine dell'inizio" per Brexit Una prospettiva sulle opportunità di M&A in GB dopo Brexit

Ora che Brexit è ufficiale, quale sarà il futuro delle attività di M&A in Gran Bretagna?

February 02, 2020

Nel dicembre del 2019, in seguito alla netta vittoria del primo ministro conservatore Boris Johnson, il governo della Gran Bretagna dovrà seguire il consiglio di Groucho Marx e abbandonare, dopo 47 anni, il gruppo dei 27 paesi europei, visto che "non voleva appartenere a nessun club che lo accettasse come membro".

Con una maggioranza di 80 membri in Parlamento, il governo ha implementato l'Accordo di recesso, la cui approvazione era slittata in diverse occasioni, per via della parte di Parlamento che voleva rimanere in Europa, in data 31 gennaio 2020, nota anche come Brexit Day. Entro la fine di dicembre 2020, dovrebbe essere negoziato un accordo di libero commercio per regolamentare gli accordi commerciali tra la Gran Bretagna e l'Unione Europea. Gli accordi transitori scadono, infatti, il 31 dicembre 2020, sebbene possano essere estesi, se necessario. In qualità di nazione indipendente esterna all'unione doganale dell'UE, inoltre, la Gran Bretagna potrà stringere accordi commerciali liberi con ogni paese del mondo; in particolare, i leader britannico e statunitense hanno annunciato come prioritario un accordo tra GB e USA.

La reazione del mercato

I mercati della Gran Bretagna puntano a una vittoria decisiva, con i mercati valutario e azionari entrambi in territorio positivo, avendo accolto favorevolmente lo sblocco dell'impasse parlamentare. Una volta chiarite le relazioni tra GB e UE, anche la domanda di investimenti da parte delle aziende, ora latente, dovrebbe sbloccarsi. Le conseguenze di un decennio di consolidamento fiscale dovrebbero fare da stimolo alla domanda interna. Un'ulteriore e significativa spinta fiscale positiva proverrà, inoltre, dall'aumento della spesa promesso dal governo, che ha garantito un rinnovamento infrastrutturale per miliardi di sterline. Ciò trainerà la fiducia delle aziende e libererà i capitali provenienti da investimenti privati. Secondo la Banca d'Inghilterra, nel 2020 la crescita britannica vedrà un recupero; per questo motivo, non ha modificato i tassi d'interesse. Anche il Fondo Monetario Internazionale prevede che, nel 2020 e 2021, la crescita britannica supererà nuovamente quella dell'eurozona.

A questo punto, si prevede che gli investitori oltreoceano vogliano riacquistare asset britannici, dal momento che le elezioni hanno dimostrato come i cittadini rigettino il programma politico del partito laburista, attualmente all'opposizione. Ora che lo spettro di politiche sfavorevoli e, soprattutto, di un "hard Brexit" è scomparso, le società per azioni britanniche appaiono sottovalutate, rispetto a quelle degli altri mercati, dal momento che, secondo Schroders, offrono uno sconto di valutazione del 30% rispetto alle omologhe internazionali. Questa sottovalutazione istituzionale dovrebbe essere corretta nel corso del 2020.

Tasso di scambio tra sterlina e dollaro in 10 anni

Stout Brexit Article GBP USD 10 Years

Indice FTSE 250

Stout Brexit Article FTSE 250 Index

Attività aziendali

Una decisione chiara in merito a Brexit dovrebbe influenzare in maniera significativa e positiva la fiducia aziendale, oltre che liberare lo spirito imprenditoriale britannico, dopo anni di scarsa attività. La nuvola di Brexit ha oscurato le attività di fusione e acquisizione britanniche per tre anni e, nel 2019, diversi accordi multi-miliardari sono saltati a causa di problemi politici. Il risultato delle elezioni dovrebbe creare una spinta positiva per gli accordi, dal momento che gli acquirenti recupereranno fiducia, specialmente per i settori a piccola e media capitalizzazione, che tendono ad essere maggiormente orientati al mercato interno.

Le imprese di private equity si aspettano di beneficiare di un sostegno per gli affari, grazie a una maggiore fiducia nei prezzi e a periodi di detenzione più estesi. A causa dell'incertezza provocata da Brexit nei compratori, nel 2019, i valori di uscita del settore PE sono diminuiti del 41% su base annua, attestandosi a 6,3 miliardi di sterline, quasi la metà rispetto ai minimi registrati nel 2011. Secondo un sondaggio effettuato dall'Imperial College London tra i gruppi di PE, il sentimento attuale rispetto agli asset britannici è estremamente ottimista.

Opportunità d'investimento

Secondo una relazione PwC lanciata a gennaio di quest'anno in occasione del World Economic Forum di Davos, dopo gli USA, la Cina e la Germania, la Gran Bretagna è il quarto paese al mondo per piani di crescita commerciale. Kevin Ellis, presidente di PwC UK, ha dichiarato: "I risultati offrono una prospettiva puntuale sul posizionamento della GB in quanto paese in cui investire e fare affari. In un contesto internazionale turbolento, la GB rappresenta un faro relativamente stabile".

Grazie alla prevista impennata degli accordi commerciali, il 2020 presenterà diverse opportunità di investimento, sia aziendali sia di PE. Per gli investitori internazionali, il tasso di scambio favorevole offre ulteriore valore e mitiga il rischio; la sterlina viene infatti ancora scambiata sotto la media a lungo termine in rapporto a dollaro statunitense ed euro. Grazie alla rinnovata stabilità politica, a un'economia anch'essa stabile e aperta, alla lingua inglese e a un contesto favorevole alle imprese, gli investitori considerano la Gran Bretagna come un'area di grande interesse per i prossimi 12 mesi.

Fare attenzione agli alisei

La politica è un po' come il clima: di sicuro potrebbe portare burrasca. L'incertezza è tuttavia stata rimossa e il sentiero di viaggio è libero. Nonostante i problemi politici e le posizioni contrastanti, i 27 paesi dell'Unione Europea rimangono il maggiore partner commerciale per la Gran Bretagna e i dati economici non sono cambiati. Sebbene la nazione della Gran Bretagna abbia reclamato la sua sovranità politica, dal punto di vista commerciale mantiene il suo approccio assolutamente pragmatico alla creazione di benessere, sviluppato sin dall'età elisabettiana, specialmente in relazione ai suoi amici del continente europeo. Chi può dirlo: magari tra 47 anni la Gran Bretagna tornerà in UE. Cosa direbbe Groucho?

L'ufficio londinese di Stout è a disposizione per discutere con gli investitori le strategie di acquisizione in GB e per fornire servizi di consulenza in merito alle modalità con cui realizzare al meglio le opportunità di investimento.