Le pressioni inflazionistiche e le tendenze dei consumatori stanno influenzando le fusioni e acquisizioni.
Le pressioni inflazionistiche e le tendenze dei consumatori stanno influenzando le fusioni e acquisizioni.
Uno sguardo al modo in cui le pressioni inflazionistiche e le tendenze dei consumatori stanno influenzando le fusioni e acquisizioni nel settore degli pneumatici.
Articolo pubblicato originariamente sul numero “Stato del settore” della rivista Tire Review.
Nell'ultimo anno le operazioni di M&A nel settore degli pneumatici hanno incontrato una serie di ostacoli, con sviluppi sfavorevoli dovuti a un contesto economico sempre più difficile e a un peggioramento del clima geopolitico globale. Molte di queste dinamiche proseguiranno nel 2024, anno in cui ci aspettiamo che gli investitori provino un maggior senso di urgenza nell'investire la liquidità disponibile negli asset di alta qualità che il settore ha da offrire in concorrenza con gli acquirenti strategici, che continueranno a perseguire una strategia di crescita tramite M&A.
Sviluppi sfavorevoli nel mercato generale
Tassi di interesse in rapido aumento: gli investitori hanno dovuto destreggiarsi per far fronte all'impatto del rapido aumento dei tassi di interesse per la seconda volta in vent'anni. Nel 2023, il titolo a 10 anni ha toccato brevemente un rendimento del 5%, portando a un aumento generalizzato dei costi di finanziamento e, in alcuni casi, a problemi di cash flow, dovuti alla necessità di pagare interessi significativamente più elevati per le società che avevano fatto ricorso alla leva finanziaria.
Sebbene il credito rimanga disponibile, i tassi di interesse elevati hanno avuto ripercussioni significative sulle valutazioni e sui flussi di cassa successivi al ricorso alla leva, richiedendo alle aziende di adeguare le proprie strategie finanziarie e la propria struttura del capitale.
Incertezze geopolitiche: nel 2023 si sono verificate notevoli turbolenze geopolitiche, con la prosecuzione del conflitto tra Russia e Ucraina, lo scoppio di un conflitto in Medio Oriente con ricadute potenzialmente enormi, le tensioni intorno a Cina e Taiwan e altri punti caldi (come il Sahel africano). Ciò potrebbe influire negativamente sulla capacità globale di produzione di pneumatici.
I leader globali non sono riusciti a moderare questi conflitti e sembrano essere riusciti solo a peggiorare la situazione. Il conflitto Russia-Ucraina continua ad avere un impatto sull’energia, sul commercio globale, sulle materie prime e sulle valute tra fratture geopolitiche e mutevoli affiliazioni. Allo stesso modo, il Medio Oriente allargato è una polveriera che sembra avere il potenziale per intensificarsi oltre il controllo di ciascuna delle parti coinvolte. Il crescente conflitto in Medio Oriente è destinato a incidere anche sui prezzi dell’energia, che avranno un impatto al ribasso sul chilometraggio percorso e, in ultima analisi, sulla domanda di pneumatici. A lungo andare, ciò avrà un impatto anche sui prezzi delle materie prime.
Le voci di de-dollarizzazione, cui si aggiungono le vaste sanzioni economiche e le deviazioni delle rotte commerciali, hanno inoltre contribuito ad aumentare la complessità dei commerci internazionali, incidendo sulle filiere produttive globali e sulle dinamiche dei prezzi del settore degli pneumatici. Ciò include una maggiore enfasi sulle valute digitali delle banche centrali e su Bitcoin/criptovaluta come potenziali opzioni.
Incertezza pre-elettorale: Le incertezze politiche, soprattutto nel periodo precedente alle elezioni presidenziali americane del 2024, hanno il potenziale di perturbare la stabilità economica interna. Le incertezze vertono anche attorno ai processi a carico dell'ex presidente USA Donald Trump e all'età del presidente attuale, Joe Biden, e alle voci secondo cui potrebbe non essere ripresentato come candidato democratico. Nel 2024, con l'avvicinarsi delle elezioni, le turbolenze prevedibilmente aumenteranno, spingendo investitori e venditori alla cautela e a valutare attentamente le transazioni ottimali.
Inflazione e impatto sui consumi: le pressioni inflazionistiche hanno colpito duramente i consumi, influenzando il costo della vita e rincarando il servizio del debito. Finché i consumatori continuano ad avere un’occupazione retribuita, vale la pena tenere d’occhio queste sfide economiche. Ma la diminuzione dei salari reali sta spingendo i consumatori a rinviare l’acquisto di pneumatici quando possibile.
Inoltre, i continui aumenti dei prezzi da parte dei produttori di primo e secondo livello hanno spostato significativamente il volume verso i prodotti di terzo e quarto livello. I distributori e i rivenditori che servono questo mercato stanno ottenendo buoni risultati, soprattutto quelli che controllano i propri marchi. Queste società continuano ad attirare l'attenzione degli investitori.
Riepilogo dei settori delle vendite al dettaglio/all'ingrosso
Nel settore della vendita al dettaglio, abbiamo recentemente osservato un afflusso di nuovi operatori di private equity (PE), esemplificati da operatori come Sterling Group che hanno creato Premier Tire & Service, Garnett Station e Bestige. Questi nuovi arrivi testimoniamo il interesse crescente nel settore, aggiungendosi al panorama competitivo.
In particolare, cinque dei principali rivenditori in questo settore — Mavis, Les Schwab, Sun Auto, Big Brand Tire e Greatwater 360 — sono tutti sostenuti da società di private equity e collettivamente rappresentano una presenza di tutto rispetto con oltre 3.000 punti vendita.
Il mercato delle vendite al dettaglio rimane vivace in termini di attività di M&A. Tuttavia, si teme il raggiungimento di un livello di saturazione nei “chilometri percorsi” che potrebbe avere un impatto sulla domanda di sostituzione degli pneumatici e, di conseguenza, sui flussi operativi.
Nel settore stiamo già assistendo a un accumulo di capitale in attesa di essere investito e all'aumento dell'impazienza tra i limited partner (LP) che sollecitano i loro team di sviluppo aziendale e di investimento a impiegare quei fondi in opportunità adeguate.
Mentre prosegue il consolidamento delle vendite al dettaglio, sembra venga posta parallelamente un’enfasi sull'integrazione del business acquisito e sul conseguimento di un'espansione sequenziale nelle vendite same-store che può essere determinata dalle attività di manutenzione e assistenza preventiva, soprattutto nei paesi con i climi più rigidi.
Transazioni degne di nota
Nell'ambito di una transazione di notevole portata, Mavis ha acquisito la rete di vendita di TBC, migliorando significativamente la propria presenza negli Stati Uniti orientali, sebbene al momento si stia concentrando sull'integrazione ancora in corso. Discount Tire ha acquisito Dunn Tire, segnando una penetrazione sostanziale nei mercati di New York e del Nordest e attuando, grazie a Dunn, un notevole spostamento verso il settore dei servizi.
Viceversa, il segmento delle vendite all'ingrosso ha registrato poche transazioni degne di nota dopo l'accordo USAF/MFI all'inizio del 2022. Una notevole eccezione è stata l'acquisizione di Turbo Wholesale Tire da parte di Kingswood Capital Management e la successiva acquisizione di Tire Wholesalers Inc.
Riepilogo del settore commerciale
La domanda di pneumatici speciali rimane solida, mentre la domanda di pneumatici per autocarri deve far fronte a problemi riconducibili a un eccesso di scorte e a una minore domanda di sostituzione. Molti rivenditori sono alle prese con un eccesso di scorte e un calo dei prezzi, ma nell'anno precedente quelli che possedevano delle scorte hanno sfruttato la disponibilità dei prodotti, portando a un aumento della quota di mercato per gli operatori chiave, anche se nel 2023 sono state fatte alcune concessioni in merito ai prezzi.
Gli operatori storici più grandi, messi alla prova dalla continuità generazionale, stanno cercando un percorso per trovare liquidità e investimenti esterni per diversificare gli asset familiari e pianificare potenziali transizioni ed evoluzioni future del settore. Ci aspettiamo di vedere transazioni creative nei prossimi anni, mentre i grandi operatori commerciali continuano a effettuare acquisizioni opportunistiche e di crescita delle loro controparti più piccole.
I produttori sono nel complesso usciti dalle reti commerciali di proprietà aziendale (con l'eccezione, degna di nota, di Goodyear), sebbene mirino a mantenere un livello di controllo sui loro rapporti con i principali partner commerciali di pneumatici, in particolare per quanto riguarda la rigenerazione e i servizi per clienti nazionali. Pertanto, ci aspettiamo che negli anni a venire le dinamiche produttore/rivenditore si evolvano verso un nuovo paradigma.
Inoltre, i produttori di pneumatici del sud-est asiatico (in particolare cinesi) hanno mostrato un notevole interesse per la possibile costruzione di impianti in Nord America, principalmente in Messico.
Operazioni di rilievo
Le operazioni di rilievo includono l'acquisizione da 1,3 miliardi di dollari di TravelCenters of America da parte di BP, volta a integrare le attività esistenti nel business del servizio vicinale e della mobilità, ampliando l'offerta per includere la ricarica di veicoli elettrici, i biocarburanti, il gas naturale rinnovabile (GNR), la manutenzione e riparazione di autocarri e le opzioni di manutenzione all-inclusive.
Le acquisizioni di Roli Retreads e Dice's Tire da parte di McCarthy Tire consentono a McCarthy di stabilire una presenza in Long Island, con impianti di rigenerazione che soddisfano un mercato dove la domanda è elevata, mentre lo stabilimento Bandag di Dice's Tire porta il totale di McCarthy a 14 stabilimenti, ampliando la copertura in Pennsylvania.
Pomps acquisisce Royal Tire, rafforzando la sua vocazione ai servizi di manutenzione ed espandendo la sua presenza con 17 sedi e tre impianti di rigenerazione nei mercati del Minnesota e del Nord Dakota.
L'acquisizione di Friend Tire Co. (già di proprietà di Yokohama) da parte di STM, comprende nove ulteriori centri di distribuzione che si estendono dagli Stati delle Montagne Rocciose al New Mexico, al Texas e al Sud. STM continuerà a vendere il marchio Yokohama.
Altre acquisizioni degne di nota sono l'acquisizione da parte di Service Tire di Giant Tire Service e l'acquisizione da parte di Sumerel Tire delle attività commerciali di Flynn.
Aspettative per il 2024
- Mercato: Un contesto sfavorevole e le turbolenze geopolitiche continueranno a influenzare in generale il quadro economico e le operazioni di M&A.
- Settore: data la natura non discrezionale e resiliente del settore degli pneumatici, i capitali continueranno ad essere attratti da transazioni di ogni dimensione.
- Segmenti:
- Vendite al dettaglio: il consolidamento proseguirà e sarà spinto sia dagli investitori che dagli acquirenti strategici, con un'ulteriore riduzione del bacino disponibile di rivenditori indipendenti leader di mercato e una conseguente scarsità.
- Vendite all'ingrosso: è probabile che le tradizionali piattaforme per la vendita all'ingrosso rimangano in disparte per quanto riguarda le grandi operazioni di M&A, mentre le aziende di medie dimensioni con un sostegno istituzionale andranno a caccia di opportunità di fusione e acquisizione. Rimane la prospettiva che i grandi investitori istituzionali effettuino investimenti o acquisiscano grandi grossisti esistenti.
- Commerciale: ci si aspetta che i principali rivenditori continuino ad acquisire business di minori dimensioni e che gli investitori esplorino opzioni di liquidità, potenzialmente nell'ambito di vendite di minoranza, ricapitalizzazioni tramite dividendi e/o ESOP. In definitiva, l'ingresso di capitale istituzionale nel segmento commerciale sarà un elemento molto positivo.
- I dealer con ambizioni di vendita o di raggiungimento di liquidità parziale che aspettano un clima economico più favorevole o risultati di performance migliori dovrebbero discutere questo approccio con i loro consiglieri. Molte iniziative che i commercianti prudenti rinviano in futuro sono attualmente sostenute dagli investitori che ritengono queste opportunità di grande valore nelle transazioni.